Trump sotto esame: i mercati mandano segnali di sfiducia
L'aumento della volatilità e dell'incertezza fa crollare i mercati azionari USA e il dollaro statunitense
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeIl presidente Donald Trump ha scosso nuovamente i mercati finanziari, imponendo dazi sulle importazioni per poi sospenderli dopo appena due giorni.
Martedì 4 marzo, sono entrati ufficialmente in vigore i dazi statunitensi sulle importazioni da Canada e Messico, con un’aliquota del 25%, ad eccezione delle risorse energetiche importate dal Canada, che sono state colpite da un dazio ridotto, pari al 10%. Parallelamente, l’amministrazione Trump ha annunciato ulteriori misure protezionistiche, includendo nuove tariffe sui prodotti agricoli di importazione USA. A ciò si è aggiunto un nuovo ordine esecutivo con cui sono stati raddoppiati i dazi sulle importazioni cinesi dal 10% al 20%. Questa decisione, secondo la Casa Bianca, è stata motivata dal mancato intervento di Pechino nel contenere le esportazioni di fentanyl.
A fronte di questi dazi non sono mancate le contromisure da parte di Canada, Messico e Cina.
Il Canada e il Messico hanno annunciato l’introduzione di nuovi dazi del 25% sulle importazioni statunitensi, con effetto a partire dal 2 aprile, e la Cina ha introdotto un’ulteriore tariffa che varia dal 10 al 15% a seconda dei beni importati (principalmente alimentari), che entrerà in vigore a partire dal 10 marzo.
A seguito di questa escalation commerciale, il presidente Trump ha ulteriormente cambiato approccio, decidendo di posticipare l’entrata in vigore dei dazi commerciali su Canada e Messico al 2 aprile 2025. Queste strategie commerciali adottate del nuovo presidente USA non sembrano affatto apprezzate dai mercati azionari statunitensi, che in questa settimana hanno registrato un’importante contrazione. I continui annunci da parte del presidente Trump stanno, infatti, aumentando la paura degli investitori generando un’elevata volatilità sia sui mercati azionari che sui mercati delle commodity.
Il grafico che segue riporta un indice di volatilità calcolato come media tra il VIX, l’indice della paura del mercato azionario USA, e l’indice di volatilità di PricePedia, rappresentate la dispersione tra i prezzi delle commodity.[1]
Indice di volatilità del mercato azionario statunitense e dei prezzi delle commodity

Dall'analisi del grafico si evince l'aumento di volatilità di questa settimana, scaturito dagli annunci del presidente Trump e dai dati macroeconomici negativi dell'economia statunitense. In particolare, l’aumento del deficit commerciale ha accentuato l’ulteriore revisione al ribasso della stima del PIL USA per il primo trimestre del 2025 da parte della Federal Reserve Bank di Atlanta. Il 3 marzo, infatti, la banca ha previsto una contrazione del GDP del -2.8%, un dato particolarmente negativo se si considera che appena quattro settimane fa si attendeva una crescita del 3.9%.
Oltre ad aumentare l’incertezza sui mercati finanziari, l’escalation commerciale di inizio settimana e i dati macroeconomici negativi dell'economia USA hanno favorito un forte deprezzamento del dollaro statunitense.
Nel grafico che seguente si riporta l'andamento del tasso di cambio tra l'euro e il dollaro USA.
Tasso di cambio tra l'euro e il dollaro statunitense

Dall’analisi del grafico si evidenzia il rafforzamento dell’euro, nei confronti del dollaro statunitense, di questa settimana. Questo rafforzamento, scaturito inizialmente dai dazi commerciali, è stato ulteriormente accentuato a seguito delle nuove prospettive di crescita della Germania. La Germania ha, infatti, proposto una modifica al "freno al debito" (Schuldenbremse) della sua costituzione, al fine di finanziare progetti di difesa e infrastrutture attraverso la creazione di un fondo infrastrutturale da oltre 500 miliardi di dollari.
Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity
Questa settimana si è registrata una diminuzione complessiva dei prezzi delle commodity,
mitigata dal deprezzamento del dollaro statunitense.
Nei mercati energetici, la riduzione dei prezzi del petrolio e del gas naturale è stata particolarmente elevata per via delle nuove aspettative di aumenti futuri dell’offerta.
Nell’incontro virtuale di inizio settimana, l’OPEC ha deciso di aumentare gradualmente la produzione di petrolio, contrariamente alle aspettative del mercato, provocando un calo marcato dei prezzi.
Un altro prezzo che ha registrato un brusco crollo in questa settimana è stato quello del gas naturale TTF Olanda. La discesa del prezzo è stata causata dal rinvio del piano europeo di eliminare le importazioni di energia dalla Russia. Questa notizia ha alimentato le speranze di una possibile ripresa parziale del gasdotto russo, qualora l’accordo di pace tra Russia e Ucraina avesse un esito positivo.
Tuttavia, rimane ancora elevato il rischio legato alla riduzione di scorte sul mercato europeo. A tal proposito, per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento, l'Unione Europea ha proposto di estendere fino alla fine del 2027 l'attuale regolamento sullo stoccaggio del gas, che impone agli stati membri di riempire gli stoccaggi fino al 90% entro il primo novembre di ogni anno.
Fatta eccezione per i coils laminati a caldo, nel mercato dei metalli ferrosi si è registrata una flessione generale dei prezzi, particolarmente accentuata per i minerali di ferro cinesi. La Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma cinese ha, infatti, annunciato di voler ridurre la produzione siderurgica per affrontare la sovrapproduzione, migliorare la redditività del settore e ridurre l’inquinamento. Ciò ha portato a una riduzione della domanda interna di minerale di ferro che ha favorito la discesa dei prezzi, accentuata dall’attuale tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Crescono, invece, i prezzi dei metalli non ferrosi per via dell’annuncio del cancelliere tedesco Friedrich Merz dell'intenzione di aumentare la spesa pubblica tedesca per la difesa e la sicurezza del paese. Questo ha spinto al rialzo i titoli azionari europei della difesa e dell’industria, determinando un aumento della domanda di metalli non ferrosi.
Si segnala, inoltre, un aumento della divergenza tra i prezzi finanziari del rame, con quelli quotati al Chicago Mercantile Exchange (CME) che hanno registrato aumenti significativamente superiori rispetto a quelli avvenuti sul London Metal Exchange (LME) e sullo Shanghai Futures Exchnage (SHFE). Tali divergenze dipendono anch’esse dagli annunci commerciali di Trump, che ha dichiarato di voler introdurre dei dazi sulle importazioni statunitensi di rame pari al 25%.
Politica monetaria BCE
Come anticipato nell’articolo della scorsa settimana: Incertezza alle stelle, dopo lo scontro nello studio ovale, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato nuovamente i tassi di interesse di 25 punti base, in linea con le attese degli analisti.
Attualmente l’andamento dell’inflazione risulta coerente con le attese degli analisti, che si aspettano un riallineamento al target del 2%. Tuttavia, le attuali tensioni commerciali e la maggior spesa pubblica per la difesa potrebbero presentare un possibile rialzo inflazionistico. A fronte di questi rischi, diventerà più complesso prevedere i prossimi esiti delle riunioni di politica monetaria, che, come dichiarato dalla presidente Lagarde, dipenderanno unicamente dall’andamento dei prossimi dati macroeconomici.
APPENDICE NUMERICA
ENERGIA
L'indice PricePedia dei prezzi dei prodotti energetici registra una forte riduzione dei prezzi.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia

La heatmap degli energetici di PricePedia evidenzia la caduta generale dei prezzi dell'energia, specialmente per i prezzi del petrolio e del gas naturale TTF Olanda. Si segnala, invece, un incremento della media mobile settimanale a tre giorni dei prezzi interni statunitensi della benzina e del gas naturale Henry Hub, anche se negli ultimi giorni hanno anch'essi subito una debole flessione.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro

MATERIE PLASTICHE
L'indice finanziario delle materie plastiche e degli elastomeri cinesi segnala una riduzione dei prezzi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

Tutti i prezzi contenuti nella heatmap delle materie plastiche e degli elastomeri registrano una flessione.
HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro

FERROSI
L'indice finanziario dei metalli ferrosi del mercato cinese subisce una contrazione dei prezzi, mentre quello europeo segue una svolta rialzista, dovuta unicamente al rialzo dei prezzi dei coils laminati a caldo.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

Dall'analisi della heatmap si evidenzia una riduzione generale dei prezzi dei metalli ferrosi, fatta eccezione per quelli dei coils laminati a caldo.
HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro

La forte crescita dei prezzi dei coils sul mercato CME è attribuibile soprattutto al cambio contratto dell'indice continous a un mese.[2]
Di seguito si presenta un confronto tra l'indice continous dei prezzi dei coils CME, il prezzo del contratto di febbraio e quello di marzo, che include la presenza dei dazi commerciali sull'acciaio che entreranno in vigore il 12 marzo.
Confronto tra i prezzi dei contratti finanziari dei coils laminati a caldo sul mercato CME

Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!
NON FERROSI INDUSTRIALI
Gli indici dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi rilevano una crescita dei prezzi, sia sul mercato LME che su quello SHFE.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Prosegue, anche questa settimana, l'aumento settimanale della media mobile dei prezzi del cobalto e delle leghe di alluminio e la riduzione di quelli dello stagno.
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro

ALIMENTARI
A fronte di alcune oscillazioni contrastanti, si registra un calo complessivo dei prezzi degli indici degli alimentari.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI
La heatmap dei cereali evidenzia una discesa generalizzata dei prezzi della media mobile settimanale a 3 giorni, particolarmente accentuata per frumento, mais e riso grezzo.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI
Dalla heatmap dei tropicali emerge un forte calo dei prezzi finanziari del cacao e dello zucchero.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI
La heatmap degli oli alimentari si colora di verde, segnalando un calo generale dei prezzi.
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari

[1] Per il calcolo di questo indice complessivo, entrambi gli indici di volatilità sono stati normalizzati, impostando come base uguale 100 il mese di gennaio 2022.
[2] Per un approfondimento sulla costruzione dell'indice continous, si veda l'articolo: Coils HRC USA: Future Continous.