Dalle materie prime ai mercati: come si formano i prezzi nella petrolchimica di base

Nafta, gas naturale e catrame: tre percorsi che convergono nei grandi mercati degli idrocarburi alcheni e aromatici.

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Chimici Organici Petrolchimica Determinanti dei prezzi

Se etilene, propilene e benzene sono i pilastri fondamentali dell’industria petrolchimica — i suoi building block —, può essere utile chiedersi: da dove provengono questi composti? E, soprattutto, da cosa dipendono i loro prezzi? Per rispondere, occorre spostare lo sguardo a monte della filiera, verso quei processi che trasformano materie prime come la nafta e il gas naturale nei composti chiave della chimica industriale.

Due grandi percorsi tecnologici dominano questa parte della petrolchimica:

  • lo steam cracking di nafta leggera, etano, propano e butano, che produce alcheni come etilene, propilene, buteni e in misura minore anche altri composti come il butadiene;
  • il reforming catalitico di nafta pesante e la distillazione frazionata del catrame da carbone, che generano i cosiddetti aromatici BTX: benzene, toluene e xileni.

Questi processi condividono l’obiettivo di produrre molecole reattive, versatili e ad alto valore aggiunto. La mappa che segue riportata una sintesi dei diversi processi di produzione.

Mappa: produzione dei building block chimici

 

Dinamiche di mercato

Pur derivando dagli stessi processi dell'industria petrolchimica, questi prodotti non condividono le stesse dinamiche di mercato.
Nel caso dell’etilene, ad esempio, il commercio internazionale è limitato a causa degli altri costi di trasporto, e il bene viene utilizzato quasi interamente all’interno della regione in cui viene prodotto. Per questo motivo, il prezzo dell’etilene tende a riflettere i costi locali della materia prima e dell’energia, con forti differenze tra le varie aree del mondo (es. Nord America, Europa, Asia).

Al contrario, il benzene grazie ai minori costi di trasporto è oggetto di scambi internazionali significativi. Questo porta alla formazione di un prezzo unico globale, al quale tende ad allinearsi il benzene prodotto da fonti anche molto diverse — come la virgin nafta e il catrame da carbone — nonostante i loro costi di produzione siano disallineati.
In questo contesto, il propilene rappresenta una via di mezzo: sebbene venga in gran parte consumato localmente, esistono scambi mondiali sufficienti a creare parziali meccanismi di allineamento internazionale dei prezzi, senza però raggiungere il livello di globalizzazione del mercato del benzene.

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Come illustrato nell’articolo Etilene: dinamiche di prezzo e vantaggi competitivi tra Stati Uniti ed Europa, il prezzo dell’etilene risulta significativamente più basso nel mercato statunitense rispetto a quello cinese ed europeo, grazie al vantaggio competitivo derivante dai bassi costi del gas naturale negli USA.
Allo stesso modo, la regionalizzazione del mercato del propilene determina andamenti di prezzo differenziati tra le varie aree del mondo, che alternano fasi di allineamento a fasi di marcata divergenza, come mostra il grafico seguente.

Confronto tra i prezzi del propilene nei vari mercati del mondo

Confronto tra i prezzi del propilene nei vari mercati del mondo

L’omogeneità merceologica degli alcheni ottenuti per steam cracking di virgin nafta o di gas naturale rende difficile verificare se esistano, oltre alle differenze regionali, anche differenze di prezzo legate al processo produttivo. In altre parole, per molecole come etilene e propilene, che sono chimicamente identiche indipendentemente dalla materia prima, non è possibile distinguere sul mercato il prezzo del prodotto ottenuto da un feedstock rispetto a un altro.

Diverso è il caso del benzene, e più in generale degli aromatici BTX, dove la differenza merceologica tra le fonti — ovvero tra i prodotti ottenuti da nafta tramite reforming catalitico e quelli derivanti dal catrame da carbone — è più marcata. Questa differenza è legata principalmente al contenuto di impurità (come zolfo, azoto, composti policiclici) e alla presenza di sottoprodotti che caratterizzano il benzene da catrame. Questi fattori influenzano il successivo impiego del prodotto (es. requisiti di purezza per l’industria farmaceutica o per la produzione di resine) e i costi di raffinazione o purificazione.
Nonostante queste differenze, l’elevato grado di integrazione del mercato globale del benzene porta a un prezzo unico di riferimento a livello mondiale[1]. E proprio grazie alla distinzione tra le due fonti, è possibile osservare come il prezzo del benzene ottenuto dalla nafta e quello ottenuto dal catrame si allineino perfettamente, anche in presenza di andamenti divergenti nei prezzi dei rispettivi feedstock.

Il fenomeno non riguarda solo il benzene, ma si estende anche agli altri componenti della famiglia BTX, ovvero toluene e xileni. Nei due grafici che seguono è riportato il confronto tra i prezzi del toluene e degli xileni ottenuti da virgin nafta e quelli derivati dal catrame da carbone.

Confronto tra i prezzi degli aromatici otteniti dalla nafta e dal catrame

TolueneXileni
Confronto prezzo toluene ottenuto da nafta e da catrame Confronto dei prezzi dei xileni ottenuti da nafta e da catrame

Le dinamiche delle due coppie di prezzi risultano fortemente allineate, in particolare nel caso del toluene, mentre nel caso degli xileni si osserva un allineamento un po’ meno marcato, ma comunque evidente. Questo comportamento conferma che, anche per questi prodotti, l’esistenza di un prezzo di riferimento globale agisce da forza equilibratrice, portando a un allineamento dei prezzi tra prodotti ottenuti da processi produttivi differenti, nonostante le diversità nei costi delle materie prime e nei percorsi industriali. La loro differenza di prezzo, relativamnete costante nel tempo, non è minimamente data da una differenza nei costi, ma dalle caratteristiche tecniche e qualitative dei risultati dei due processi di produzione.

Conclusione

Tre grandi filiere — alimentate rispettivamente da nafta, gas naturale e catrame da carbone — convergono nel cuore dell’industria petrolchimica per generare gli idrocarburi alchenici e aromatici, tra i più importanti intermedi della chimica moderna.

La diversa trasportabilità di questi prodotti e i costi logistici associati giocano un ruolo cruciale nel modellare la struttura dei mercati. Nel caso degli alcheni, come etilene e propilene, la difficoltà di trasporto porta alla formazione di mercati regionali, con dinamiche di prezzo che possono divergere sensibilmente tra un’area geografica e l’altra, riflettendo soprattutto i costi locali delle materie prime e dell’energia.
Al contrario, gli aromatici, più facili da movimentare e oggetto di scambi internazionali più estesi, si inseriscono in un mercato globalizzato che tende a produrre un prezzo unico a livello mondiale. In questo contesto, prodotti chimicamente identici vengono scambiati a prezzi sostanzialmente allineati a livello mondiale, anche se ottenuti da feedstock e processi produttivi differenti (come il benzene da nafta o da catrame), indipendentemente dai loro costi di produzione. È il mercato stesso, attraverso la competizione e l’arbitraggio, a determinare questo equilibrio globale.

Per i responsabili acquisti attivi nella filiera chimica e petrolchimica, comprendere la natura dei mercati di riferimento — regionali o globali — rappresenta un vantaggio competitivo concreto. Sapere che l’etilene segue logiche di prezzo legate ai costi locali della materia prima e dell’energia, mentre il benzene è governato da dinamiche di prezzo globale, permette di:

  • impostare strategie di negoziazione più efficaci, sapendo quando il margine di trattativa è ampio e quando invece è vincolato da un benchmark internazionale;
  • leggere con anticipo le possibili evoluzioni dei prezzi, in funzione dei cambiamenti strutturali nei costi dei feedstock, nei flussi logistici o nella configurazione geografica delle capacità produttive;
  • valutare con maggiore consapevolezza opportunità di sourcing alternative e approcci di diversificazione della supply chain.

In un contesto in cui volatilità, transizione energetica e ridefinizione dei flussi globali stanno trasformando la chimica industriale, la capacità di leggere i mercati non solo per quello che sono, ma per come funzionano, è uno strumento strategico essenziale.


[1] Si veda l’articolo Benzene: un prezzo globale per una filiera strategica