Gli effetti della guerra commerciale USA-Cina sui prezzi delle materie prime

Su quali settori il canale della ricomposizione commerciale avrà un impatto maggiore

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Dazi USA Tariffe sulle importazioni

Soltanto una settimana dopo l'introduzione delle misure "reciproche" nei confronti dei partner commerciali, l'amministrazione americana ha messo in pausa per i successivi 90 giorni la loro applicazione effettiva, aprendo alla possibilità di una risoluzione negoziale.
Nonostante il temporaneo dietrofront (si veda l'articolo Dal Liberation al Rollback Day: come i mercati hanno imposto una pausa a Trump), le tensioni commerciali appaiono, però, tutt'altro che sopite, dato che rimane in vigore il dazio aggiuntivo del 10% nei confronti di tutti i paesi partner e, soprattutto, rimangono in vigore i provvedimenti nei confronti della Cina, considerata il più importante produttore di materie prime e uno dei principali partner commerciali degli USA. Al momento, infatti, i dazi nei confronti dei prodotti cinesi importati negli Stati Uniti risultano pari al 124%.

Il grafico che segue illustra gli ultimi sviluppi in termini di dazi relativi alla guerra commerciale USA-Cina (fonte Peterson Institute for International Economics).

Evoluzione delle tariffe USA-Cina
Evoluzione delle tariffe USA-Cina

La risposta della Cina nei confronti degli Stati Uniti è stata altrettanto dura: il governo di Pechino ha infatti applicato un dazio del 147% sui prodotti importati dagli USA.
Dato il ruolo di principale produttore mondiale di materie prime che la Cina detiene, l'escalation commerciale a cui si sta assistendo porta a interrogarsi quali settori subiranno le maggiori pressioni al ribasso dei prezzi, a fronte dell'aumento della disponibilità sui mercati internazionali di prodotti cinesi, attraverso il canale della ricomposizione commerciale illustrato nell'articolo Come i dazi ridisegnano i mercati: l'effetto sui prezzi delle commodity.

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Una prima risposta può essere ottenuta osservando, per ogni prodotto, la quota di export cinese assorbita dagli Stati Uniti: a parità di condizioni, maggiore risulterà tale quota, più sarà plausibile aspettarsi una pressione al ribasso sui prezzi internazionali, a fronte di una accresciuta disponibilità di prodotto sui mercati globali diversi dagli Stati Uniti.
Inoltre, tale effetto sarà tanto più significativo quanto più rilevante risulterà il peso degli USA in termini di domanda mondiale.

Nella tabella che segue si riportano i prodotti per cui la quota di export cinese verso gli USA risulta superiore alla quota media dell'export della Cina verso gli USA, pari al 13%. A tale indicatore si affianca una misura dell'importanza degli USA in termini di domanda mondiale, calcolata come quota delle importazioni americane sul totale delle importazioni globali (elaborazione su dati ExportPlanning.
Si riporta, inoltre, l'indicazione sulla presenza del prodotto nell'Annex II pubblicato lo scorso 2 aprile e che contiene la lista dei prodotti esenti dai dazi. Per questi prodotti, infatti, è plausibile attendersi che non vi sia un effetto ribassista attraverso il canale della ricomposizione commerciale, dato che, allo stato attuale, questi prodotti dovrebbero risultare esenti dai dazi americani anche nel prossimo futuro.

Prodotto Famiglia merceologica Quota export Cina verso USA Domanda USA Esenzione 2 aprile 2025
BenzeneProdotti chimici46.00%15.00%
Cromo greggio in polveriProdotti in metallo43.00%30.00%X
TitanioProdotti in metallo33.00%41.00%X
TungstatiProdotti chimici32.00%21.00%X
Ossidi di antimonioProdotti chimici31.00%27.00%X
GliceroloProdotti chimici26.00%9.00%
Lamiere arrotolate di bronzoProdotti in metallo26.00%16.00%X
Grafite naturaleProdotti chimici25.00%23.00%X
Solfato di bario naturale (baritina)Prodotti chimici24.00%25.00%X
Tubi di ottoneProdotti in metallo20.00%18.00%X
Isocianato di metilenfenile (MDI) polimericoProdotti chimici19.00%8.00%
Scatole e sacchi di cartone ondulatoAltri19.00%8.00%
Cavi di fibre otticheAltri18.00%26.00%
Fluoroelastomero FKMProdotti chimici17.00%17.00%
P-xileneProdotti chimici17.00%10.00%
Carburi di silicioProdotti chimici17.00%19.00%X
Glicole dietilenicoProdotti chimici16.00%9.00%
Fluoruri di ammonio o di sodioProdotti chimici16.00%8.00%
Cuscinetti a rulliniProdotti in metallo16.00%14.00%
MonoetanolamminaProdotti chimici15.00%10.00%X
Pannelli MDF (spessore > 5mm e ≤ 9mm)Altri14.00%7.00%X
Ipofosfiti e fosfitiProdotti chimici13.00%10.00%
Compensato di conifereAltri13.00%28.00%X
Acido benzoicoProdotti chimici13.00%12.00%X
Cavi elettrici in rame (tens. > 1000V)Prodotti in metallo13.00%19.00%
Tubi flessibili in plasticaAltri13.00%10.00%

La maggior parte dei prodotti riportati in tabella appartiene alla famiglia merceologica dei prodotti chimici e dei prodotti in metallo.
In particolare, per quest'ultima categoria molti prodotti, come cromo greggio in polveri e titanio, sono stati esentati dai dazi, a fronte di una quota USA della domanda globale elevata e dal ruolo che la Cina detiene nelle catene di approvvigionamento americane.

Per quanto riguarda, invece, i prodotti della chimica, la percentuale di esenzioni risulta inferiore, portando ad una aspettativa di un possibile ribasso dei prezzi sui mercati internazionali più accentuato. Nel caso del benzene, risulta difficile quantificare l'effetto ribassista sui prezzi anche a causa del ruolo che ha il benzene prodotto a partire dalle sue diverse fonti (si veda a questo proposito l'articolo Dalle materie prime ai mercati: come si formano i prezzi nella petrolchimica di base).

Infine, può essere utile evidenziare come nel caso dei cavi di fibre ottiche e del Fluoroelastomero FKM, il mercato americano assorba una quota rilevante dell'export cinese a fronte di una quota della domanda USA in media pari al 20% della domanda globale.